È morta Cynthia Plaster Caster, la più famosa groupie della storia: con la sua arte aveva immortalato i peni delle rockstar.
Ci sono personaggi che hanno fatto la storia del rock anche senza suonare mai una nota. Come Cynthia ‘Plaster Caster’ Albritton, probabilmente la più famosa groupie della storia. Un’artista unica nel suo genere, entrata nei libri di storia della musica per aver unito la sua arte a una passione decisamente profonda per il rock e suoi protagonisti.
La straordinaria Cynthia Plaster Caster è morta il 21 aprile 2022, all’età di 74 anni, lasciando in eredità la sua straordinaria collezione, una delle più piccanti e apprezzate nella storia della musica. Si tratta infatti di una serie di calchi in gesso dei peni dei musicisti con cui aveva a che fare.
È morta Cynthia Plaster Caster
Cynthia è morta nella sua Chicago, la città in cui è cresciuta e ha vissuto, dopo una lunga lotta con una brutta malattia. Lo ha confermato in una nota un suo portavoce. Appassionata di musica, si era definita fin dall’inizio una “recovering groupie“, una groupie guaritrice, per la sua volontà di aiutare gli artisti.
Nel corso della sua carriera aveva avuto un’idea brillante. Mentre era al college un professore le chiese di modellare qualcosa di solido che potesse mantenere la sua forma. Uno spunto che colse al volo e che la portò a scegliere di modellare i genitali maschili delle rockstar, utilizzando l’acido alginico, lo stesso materiale utilizzato per realizzare protesi dentali.
Chi era Cynthia Plaster Caster: la sua collezione
Un’idea semplice ma geniale, che fece di Cynthia una groupie celebre quasi quanto le rockstar che riusciva a ‘ritrarre’. La sua prima opera d’arte la fece con Mark Lindsay, frontman dei Paul Rever & the Riders. Perse la verginità con lui, ma non riuscì a raggiungere subito il suo obiettivo. Il primo calco provò a farlo con sabbia e acqua, su suggerimento del professore, ma non riuscì ad avere successo.
Solo con il passare dei giorni affinò la propria tecnica, al punto che la voce del suo talento si sparse rapidamente all’interno della comunità rock americana. Plaster Caster divenne così addirittura una star quando, nel 1968, riuscì a realizzare il calco più famoso della sua collezione: quello di Jimi Hendrix.
A dare grande impulso all’arte di Cynthia fu Frank Zappa che, pur scegliendo di non prestarsi mai alla sua arte, la supportò come poteva introducendola all’interno della comunità dei più famosi artisti. Così, la groupie riuscì a mettere le mani, in tutti i sensi, su nomi del calibro di Eddie Brigati dei Young Rascals, Wayne Kramer degli MC5, Noel Redding, più in là Pete Shelley dei Buzzcocks e tanti altri ancora.
Diventata una leggenda, fu omaggiata dai Kiss con la canzone Plaster Caster, contenuta nell’album Love Gun, e nel 2000 decise di passare anche alle donne, realizzando calchi dei seni di alcune star della musica come Karen O e Suzi Gardner.